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Immagine del redattoreMirko Rizzi

Gioco delle chiavi



Il Gioco delle chiavi è un esercizio che ho sviluppato dopo aver ascoltato Pierre Byland durante un seminario che illustrava un allenamento che si usava fare nella scuola di Lecoq quando lui lì insegnava e che serviva a migliorare la concentrazione. Nella sua semplicità ha una presa incredibile anche con i bambini di 6 anni e con le classi più esuberanti. Faccio sedere il gruppo in cerchio e mi assicuro che siano seduti comodamente. Successivamente spiego loro che a breve metterò al centro del cerchio un mazzo di chiavi e poi conterò fino a tre. Da quel momento dovranno rivolgere totalmente la loro attenzione al mazzo di chiavi e qual'ora io mi accorgessi della anche minima distrazione sarebbeo estromessi dal gioco. Li vviso inoltre che pasato un minuto comincerò a distrarli parlando loro ma prometto che: non li toccherò nè urlerò. E' molto importante essere severi e segnalare anche le minime distrazioni (gli occhi non mentono e si capisce subito se una persona sta pensando ad altro). Nella prima gara di solito diversi bambini non arrivano ai trenta secondi ma insisteranno per ripetere il gioco a gara finita. In breve tempo si crea un silenzio ed una tensione incredibile, in alcune classi sorprendente. E negli anni mi è parso di capire come i bambini ed i ragazzi apprezzassero moltissimo questa dimensione di concentrazione assoluta, di silenzisso assoluto e di rigore. Situazione che è molto rara da incontrare nella vita quotidiana. Questo è uno dei giochi che più mi richiedono e in alcune classi, cronometri alla mano sono nati veri e propri campionati.

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