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  • Immagine del redattoreMirko Rizzi

Giovanni Dolori - percorso narrativo

Un percorso narrativo è un'attività che consiste nel guidare i partecipanti attraverso una storia (verbale e non) a loro sconosciuta.

In questo modo dovranno agire nello spazio rimanendo concentrati sull'evolversi della storia che potrebbe svilupparsi in maniera imprevista. Dovranno quindi evitare di aggiungere elementi alla storia per non uscire dal percorso comune mentre potranno sperimentare tutte le modalità che vorranno nell'interpretazione della storia del percorso.

Si concentreranno quindi sul come anzichè sul cosa.


Ho avuto modo negli anni di creare moltissimi percorsi originali utilizzando verbalità, gestualità, musica, immagini, animazione di oggetti, eccetera... A volte ho creato dei percorsi appositi per cominciare a sondare personaggi nella fase preparatoria di uno spettacolo.


Giovanni Dolori è un "classico" nei miei percorsi di base con la Scuola dell'Infanzia e della Primaria.

Lo scrivo qui ma in una forma particolare: come sequenza di azioni.

Quando lo racconto ai bambini utilizzo le mie capacità per renderlo coinvolgente (senza esagerare: non devono smettere di agire per ascoltarmi).

Ritengo però che ogni conduttore dovrebbe raccontarlo a modo suo e quindi metto solo le azioni che compongono la sequenza del percorso lasciando a ciascuno la libera interpretazione nella maniera di raccontare.


Premessa

Giovanni Dolori è un bravo bambino che però ha un grande problema: è molto distratto.

E sapete cosa succede alle persone distratte? Si fanno male. La storia comincia con Giovanni che dorme nel suo letto in attesa che arrivi il momento di alzarsi per andare come tutti i giorni a scuola.


Sequenza


  • si gira nel letto poi si gratta la testa, un ginocchio, il sedere

  • suona la prima sveglia: la prende e la getta contro il muro poi si rimette a dormire

  • si gira nel letto poi si gratta il naso, un gomito, il sedere

  • suona la seconda sveglia che è sotto il cuscino: la prende e la tira dalla finestra poi si rimette a dormire

  • si gira nel letto poi si gratta la pancia, un orecchio, il sedere

  • suona la terza sveglia che è sotto il letto: la prende, la morde e la getta via. Rimane seduto sul letto.

  • poi sbadiglia e si stiracchia. Si alza in piedi sbadiglia e si stira nuovamente.

  • trascinando i piedi va in bagno (devono cambiare luogo)

  • apre l'acqua e si bagna le mani. Si scotta, la regola, è gelata, la regola, va bene.

  • si lava la faccia, le orecchie, il collo, le ascelle, la pancia, le chiappe

  • chiude l'acqua ha freddo si asciuga: la faccia, le orecchie, il collo, le ascelle, la pancia, le chiappe

  • torna in camera da letto per vestirsi (devono tornare dov'erano prima)

  • indossa: una maglietta pulita, i pantaloni, le mutande

  • si toglie le mutande, i pantaloni poi rimette le mutande e sopra i pantaloni

  • si mette una camicia con tantissimi bottoni

  • si mette le calze ed una felpa con la zip

  • va in cucina a fare colazione (devono cambiare luogo ma diverso dal bagno)

  • si siede al tavolo dove trova la sua solita colazione: una tazza di latte caldo con la cioccolata

  • prende una brioche e la taglia a metà (loro la affetteranno, spiegate loro come si apre in orizzontale)

  • spalma con la Nutella poi la chiude la puccia nel latte e se la mangia

  • prende una seconda brioche e la taglia a metà

  • spalma con la marmellata di fragole poi la chiude la puccia nel latte e se la mangia

  • prende una terza brioche e la taglia a metà

  • la riempie di dentifricio perchè poensa che così poi non deve lavarsi i denti la chiude la puccia nel latte e se la mangia

  • prende una fetta biscottata e la spalma delicatamente di nutella la puccia nel latte e se la mangia

  • prende una fetta biscottata e la spalma delicatamente di marmellata di fragole la puccia nel latte e se la mangia

  • prende una fetta biscottata e la bagna con lo sciroppo per la tosse (tanto lo deve prendere) la puccia nel latte e se la mangia

  • prende la tazza gigante e beve rumorosamente poi si asciuga con il braccio e fa un rutto

  • torna in camera e si mette le scarpe, giacca sciarpa, cappello, guanti e prende lo zaino

  • gli scappa la pipì per cui si sveste velocemente (oggetti e gesti a rovescio rispetto alla vestizione) e corre in bagno (dov'era prima)

  • fa la pipì poi tira l'acqua e per lavarsi le mani (come sopra ma velocemente) apre l'acqua e si bagna le mani. Si scotta, la regola, è gelata, la regola, va bene.

  • ritorna di corsa in camera e si riveste velocemente perchè è in ritardo

  • saluta la mamma (a dx) il papà (sx) il gatto (accarezzandolo) il fratellino (un calcio tipo cartoon)

  • apre la porta ed esce di casa perchè va a scuola da solo

  • cammina rispettando i semafori e le strisce pedonali

  • gli fanno mali i piedi. controlla e vede che a messo le scarpe invertite. si vergogna decide di sistemarle a scuola cammina leggermente zoppicante

  • distratto dalle scarpe non vede un palo e ci sbatte il naso

  • zoppicante e con il naso dolorante ha gli occhi pieni di lacrime non vede un muretto e sbatte un ginocchio

  • (gli infortuni andranno progressivamente sommandosi - tutto sempre camminando)

  • sciarpa messa male prende freddo stanutisce

  • mal di pancia per aver mangiato il dentifricio

  • mal di denti

  • mal d'orecchie

  • mal di schiena

  • occhi arrossati

  • mal di testa

  • tosse

  • torcicollo

  • si morde la lingua

  • mal di capelli

  • febbre

  • sbatte un gomito

  • mal di gola

  • vomito

  • gli scappa la pipì ma non c'è un bagno

  • scivola e si rompre un braccio

  • vuole arrivare a scuola e chiedere aiuto che manca poco, scivola e si rompe una gamba

  • si trascina sulle scale della scuola

  • suona la campanella centinaia di compagni lo calpestano sulla schiena

  • la bidella che esce a vedere se manca qualcuno non lo vede inciampa e lo schiaccia uccidendolo

  • (immobilità totale)

Passa di là una Fatona (fata cicciona) che si intenerisce perchè capisce che Giovanni non è cattivo ma solo tanto distratto percui decide di resuscitarlo sistemandolo un pezzettino alla volta.


A questo punto spiego ai bambini che potranno muovere solamente le parti del corpo che la Fatona guarirà fino alla completa guarigione e segue un risveglio muscolare che parte da un dito di una mano fino a coinvolgere tutto il corpo.

Di solito alla fine gli chiedo di alzarsi senza appoggiare le mani a terra per valutare la coordinazione

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