Un percorso narrativo è un'attività che consiste nel guidare i partecipanti attraverso una storia (verbale e non) a loro sconosciuta.
In questo modo dovranno agire nello spazio rimanendo concentrati sull'evolversi della storia che potrebbe svilupparsi in maniera imprevista. Dovranno quindi evitare di aggiungere elementi alla storia per non uscire dal percorso comune mentre potranno sperimentare tutte le modalità che vorranno nell'interpretazione della storia del percorso.
Si concentreranno quindi sul come anzichè sul cosa.
Ho avuto modo negli anni di creare moltissimi percorsi originali utilizzando verbalità, gestualità, musica, immagini, animazione di oggetti, eccetera... A volte ho creato dei percorsi appositi per cominciare a sondare personaggi nella fase preparatoria di uno spettacolo.
Giovanni Dolori è un "classico" nei miei percorsi di base con la Scuola dell'Infanzia e della Primaria.
Lo scrivo qui ma in una forma particolare: come sequenza di azioni.
Quando lo racconto ai bambini utilizzo le mie capacità per renderlo coinvolgente (senza esagerare: non devono smettere di agire per ascoltarmi).
Ritengo però che ogni conduttore dovrebbe raccontarlo a modo suo e quindi metto solo le azioni che compongono la sequenza del percorso lasciando a ciascuno la libera interpretazione nella maniera di raccontare.
Premessa
Giovanni Dolori è un bravo bambino che però ha un grande problema: è molto distratto.
E sapete cosa succede alle persone distratte? Si fanno male. La storia comincia con Giovanni che dorme nel suo letto in attesa che arrivi il momento di alzarsi per andare come tutti i giorni a scuola.
Sequenza
si gira nel letto poi si gratta la testa, un ginocchio, il sedere
suona la prima sveglia: la prende e la getta contro il muro poi si rimette a dormire
si gira nel letto poi si gratta il naso, un gomito, il sedere
suona la seconda sveglia che è sotto il cuscino: la prende e la tira dalla finestra poi si rimette a dormire
si gira nel letto poi si gratta la pancia, un orecchio, il sedere
suona la terza sveglia che è sotto il letto: la prende, la morde e la getta via. Rimane seduto sul letto.
poi sbadiglia e si stiracchia. Si alza in piedi sbadiglia e si stira nuovamente.
trascinando i piedi va in bagno (devono cambiare luogo)
apre l'acqua e si bagna le mani. Si scotta, la regola, è gelata, la regola, va bene.
si lava la faccia, le orecchie, il collo, le ascelle, la pancia, le chiappe
chiude l'acqua ha freddo si asciuga: la faccia, le orecchie, il collo, le ascelle, la pancia, le chiappe
torna in camera da letto per vestirsi (devono tornare dov'erano prima)
indossa: una maglietta pulita, i pantaloni, le mutande
si toglie le mutande, i pantaloni poi rimette le mutande e sopra i pantaloni
si mette una camicia con tantissimi bottoni
si mette le calze ed una felpa con la zip
va in cucina a fare colazione (devono cambiare luogo ma diverso dal bagno)
si siede al tavolo dove trova la sua solita colazione: una tazza di latte caldo con la cioccolata
prende una brioche e la taglia a metà (loro la affetteranno, spiegate loro come si apre in orizzontale)
spalma con la Nutella poi la chiude la puccia nel latte e se la mangia
prende una seconda brioche e la taglia a metà
spalma con la marmellata di fragole poi la chiude la puccia nel latte e se la mangia
prende una terza brioche e la taglia a metà
la riempie di dentifricio perchè poensa che così poi non deve lavarsi i denti la chiude la puccia nel latte e se la mangia
prende una fetta biscottata e la spalma delicatamente di nutella la puccia nel latte e se la mangia
prende una fetta biscottata e la spalma delicatamente di marmellata di fragole la puccia nel latte e se la mangia
prende una fetta biscottata e la bagna con lo sciroppo per la tosse (tanto lo deve prendere) la puccia nel latte e se la mangia
prende la tazza gigante e beve rumorosamente poi si asciuga con il braccio e fa un rutto
torna in camera e si mette le scarpe, giacca sciarpa, cappello, guanti e prende lo zaino
gli scappa la pipì per cui si sveste velocemente (oggetti e gesti a rovescio rispetto alla vestizione) e corre in bagno (dov'era prima)
fa la pipì poi tira l'acqua e per lavarsi le mani (come sopra ma velocemente) apre l'acqua e si bagna le mani. Si scotta, la regola, è gelata, la regola, va bene.
ritorna di corsa in camera e si riveste velocemente perchè è in ritardo
saluta la mamma (a dx) il papà (sx) il gatto (accarezzandolo) il fratellino (un calcio tipo cartoon)
apre la porta ed esce di casa perchè va a scuola da solo
cammina rispettando i semafori e le strisce pedonali
gli fanno mali i piedi. controlla e vede che a messo le scarpe invertite. si vergogna decide di sistemarle a scuola cammina leggermente zoppicante
distratto dalle scarpe non vede un palo e ci sbatte il naso
zoppicante e con il naso dolorante ha gli occhi pieni di lacrime non vede un muretto e sbatte un ginocchio
(gli infortuni andranno progressivamente sommandosi - tutto sempre camminando)
sciarpa messa male prende freddo stanutisce
mal di pancia per aver mangiato il dentifricio
mal di denti
mal d'orecchie
mal di schiena
occhi arrossati
mal di testa
tosse
torcicollo
si morde la lingua
mal di capelli
febbre
sbatte un gomito
mal di gola
vomito
gli scappa la pipì ma non c'è un bagno
scivola e si rompre un braccio
vuole arrivare a scuola e chiedere aiuto che manca poco, scivola e si rompe una gamba
si trascina sulle scale della scuola
suona la campanella centinaia di compagni lo calpestano sulla schiena
la bidella che esce a vedere se manca qualcuno non lo vede inciampa e lo schiaccia uccidendolo
(immobilità totale)
Passa di là una Fatona (fata cicciona) che si intenerisce perchè capisce che Giovanni non è cattivo ma solo tanto distratto percui decide di resuscitarlo sistemandolo un pezzettino alla volta.
A questo punto spiego ai bambini che potranno muovere solamente le parti del corpo che la Fatona guarirà fino alla completa guarigione e segue un risveglio muscolare che parte da un dito di una mano fino a coinvolgere tutto il corpo.
Di solito alla fine gli chiedo di alzarsi senza appoggiare le mani a terra per valutare la coordinazione
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