Mirko Rizzi

23 ott 20172 min

Sostegni

OBIETTIVI: equilibrio, fiducia, gestione del corpo.


 

Questo gioco apparentemente è puramente fisico. In realtà dai tre tocchi in poi, cioè da quando comincia a complicarsi un po', ho ricavato una spiegazione sull'equilibrio che non è solo ginnico ma diventa esempio di sostegno a 360° dei compagni*


 

 
Età: da 6 anni in sù
 

 

 
Regole
 
I partecipanti dovranno camminare nello spazio libero e al comando prestabilito nel più breve tempo possbile dovranno:

  • toccare un compagno con un arto (mano o piede)

  • toccare due compagni diversi con due arti diversi (mano-mano oppure mano-piede oppure piede-piede)

  • toccare tre compagni diversi con tre arti diversi

  • toccare quattro compagni diversi con quattro arti diversi

  • toccare cinque compagni diversi (arti + testa)

  • toccare cinque compagni diversi (arti + testa+ ginocchio)

  • aggiungendo ginocchia poi gomiti poi sedere si può arrivare a 10 ma da 5 in poi diventa davvero difficile

NOTA BENE:
 

  • Non si passa al livello successivo se il precedente non è stato fatto bene da tutti

  • Dal terzo livello, per poter andare ai successivi, bisogna necessariamente correggere alcuni difetti tipo

    • bambini che fanno spaccate impossibili per raggiungere i compagni: è inutile rendere difficile una cosa facile, basta avvicinarsi e stare comodi e più equilibrati

    • bambini che si toccano solo per gruppi ristretti: rende tutto più complicato, meglio avvicinarsi agli altri e ingrandire il gruppo

  • ragionare insieme sul fatto che è meglio toccare i compagni più vicini con i piedi (mentre tendenzialmente inieranno sempre con le mani). Le gambe sono sì più lunghe ma devono contemporaneamente sostenerci in posizione eretta. Doverle allungare mina il nostro equilibrio quindi meglio mettere i piedi in posizione comoda e stabile ed allungare successivamente le mani.

  • se si nota che qualcuno si appoggia eccessivamente agli altri (magari facendo ficire tutti per terra) spiegare il seguente ragionamento

    • "Ci sono tre modi per toccare una persona in questo esercizio due sono sbagliati mentre uno è corretto. Vi mostro degli esempi appoggiandomi al muro. Il PRIMO modo scorretto è quello di appoggiare il nostro peso sui compagni. Perchè dobbiamo farlo? E' come se dicessimo "Ehi io mi butto tocca a voi tenermi su". Capite bene che questo atteggiamento è EGOISTA. Non c'è alcun motivo per cui i nostri compagni dovrebbero sobbarcarsi il nostro peso. Il SECONDO modo scorretto è quello di toccare senza appoggiare il peso. Questo è scorretto perchè è un atteggiamento MENEFREGHISTA ed è come se dicessimo "io non mi appoggio a te, tu non ti appoggi a me ognuno pensi solo a sè. Il TERZO modo , quello corretto, è di toccare i nostri compagni mettendoci in posizione di SOSTEGNO, come se fossimo pronti a tenerli se perdessero l'equilibrio. Come se dicessimo "Lo so che sai stare in piedi, ma se avessi bisogno di me io sono già pronto ad aiutarti"

    Questa spiegazione è il cuore dell'esercizio e permette loro di raggiungere agevolmente i 4 ed i 5 tocchi. Per dimostrargli che avevo ragione quando sono attaccati a 4 o cinque vado lì e li scuoto. Sostenendosi a vicenda si sentiranno saldi ed in equilibrio; nessuno cadrà più per terra.
     

     

     
    Dai 6 tocchi diventa davvero difficile; faccio notare però loro che basta che uno si sdrai per terra perchè possa facilitare il lavoro di tutti. Naturalmente se si sdraiano in troppi l'aiuto svanisce. Bisogna capire cosa è necessario al gruppo per raggiungere l'obbiettivo andando oltre i nostri egoismi.

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