Mirko Rizzi
4 apr 20191 min
Il Gioco delle chiavi è un esercizio che ho sviluppato dopo aver ascoltato Pierre Byland durante un seminario che illustrava un allenamento che si usava fare nella scuola di Lecoq quando lui lì insegnava e che serviva a migliorare la concentrazione.
Nella sua semplicità ha una presa incredibile anche con i bambini di 6 anni e con le classi più esuberanti.
Faccio sedere il gruppo in cerchio e mi assicuro che siano seduti comodamente.
Successivamente spiego loro che a breve metterò al centro del cerchio un mazzo di chiavi e poi conterò fino a tre.
Da quel momento dovranno rivolgere totalmente la loro attenzione al mazzo di chiavi e qual'ora io mi accorgessi della anche minima distrazione sarebbeo estromessi dal gioco.
Li vviso inoltre che pasato un minuto comincerò a distrarli parlando loro ma prometto che: non li toccherò nè urlerò.
E' molto importante essere severi e segnalare anche le minime distrazioni (gli occhi non mentono e si capisce subito se una persona sta pensando ad altro).
Nella prima gara di solito diversi bambini non arrivano ai trenta secondi ma insisteranno per ripetere il gioco a gara finita.
In breve tempo si crea un silenzio ed una tensione incredibile, in alcune classi sorprendente.
E negli anni mi è parso di capire come i bambini ed i ragazzi apprezzassero moltissimo questa dimensione di concentrazione assoluta, di silenzisso assoluto e di rigore.
Situazione che è molto rara da incontrare nella vita quotidiana.
Questo è uno dei giochi che più mi richiedono e in alcune classi, cronometri alla mano sono nati veri e propri campionati.